Invecchiare si sa, non piace a nessuno. La comparsa delle prime rughe, i primi mal di schiena… Se ci fosse un modo per evitare tutto ciò, lo vorremmo sicuramente sapere.
Ma l’invecchiamento non è soltanto il frutto dell’usura del tempo, viene causato anche da un processo attivo composto da un insieme di geni che lo rallentano o accelerano. Questo vale sia nelle cellule umane che, pensate un po’, nel lievito, che non è solo un semplice fungo, ma ci può svelare molte cose sull’invecchiamento. Ci sono state anche ricerche incentrate sui geni del lievito che agiscono in positivo o in negativo sul passare del tempo negli esseri viventi. Nel corso di alcuni studi, il lievito è stato esposto all’acido lithocholic (una molecola che ritarda l’invecchiamento), per ottenere dei mutanti di lievito di lunga vita, chiamati lieviti centenari. Questi “vecchietti” hanno vissuto ben cinque volte più a lungo dei “colleghi” normali avendo consumato più ossigeno e prodotto più energia dei lieviti non modificati.
Non voglio dilungarmi troppo sullo studio in esame, ma penso sia corretto affermare che le cellule del lievito funzionano come quelle umane. Esistono meccanismi attivi che portano all’invecchiamento e si possono manipolare con molecole naturali allo scopo di ritardare l’arrivo di rughe e acciacchi, ma anche e soprattutto migliorare la salute. Ci sono però metodi più semplici per cercare di ritardare l’inevitabile invecchiamento.
Mi viene da pensare ad esempio alla gestione dello stress e alla nutrizione.