Dimagrire

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16 Gennaio 2018

Troppo spesso si legge di legami in realtà mai provati scientificamente tra presunte allergie alimentari e chili di troppo. Pubblicità ingannevoli, informazioni false, diete pericolose: fate attenzione a non cadere nella trappola di chi non vi dice come stanno le cose solo per vendervi qualcosa

C’è un legame diretto tra allergie o intolleranze alimentari e il grasso in eccesso? No. La risposta non è scontata ed è bene ribadirla in questi periodi di diete fai da te che possono provocare più danni che benefici.

Mi capita infatti sempre più spesso di vedere pubblicità in cui test diagnostici di intolleranze alimentari o allergie sono presentati come la risposta che non c’era al problema dei chili di troppo dei quali non capiamo l’origine. Allo stesso tempo alcuni test elettrodermici, l’iridiologia e altri “test bufala”, come sono stati definiti dalla comunità scientifica, si trovano facilmente in vendita con le loro luccicanti promesse anche in alcune farmacie o parafarmacie.

Eppure a oggi non esiste alcuna correlazione scientificamente provata tra allergie alimentari, vere o presunte, e l’aumento di peso. Già un anno fa si sono espresse su questo tema anche le associazioni e le società scientifiche di Diabetologia e nutrizione per contrastare il pericoloso aumento di diete alla moda completamente prive di fondamento. Una tendenza spesso cavalcata in modo furbo anche da supermercati e aziende alimentari per spingere prodotti “senza glutine”, “senza lattosio”, “senza zucchero”.

Con la salute, però, non si scherza.

Dare informazioni sbagliate o incomplete, associare l’aumento del peso a una specifica allergia o suggerire il consumo di un particolare tipo di alimenti come soluzione unica ai chili di troppo non è solo scorretto, ma può diventare pericoloso. Per combattere l’eccesso ponderale e perdere peso è necessario agire su più fronti.

Un’alimentazione corretta ed equilibrata è un primo passo importante, altrettanto fondamentale è adottare uno stile di vita non sedentario. Se vuoi scoprire altri consigli preziosi clicca qui.

Ecco che vi suggerisco di affidarvi a esperti dell’alimentazione per creare un percorso personalizzato, graduale e ragionato è l’unico modo per riuscire a perdere chili in eccesso e mantenersi in forma nel tempo, evitando stress emotivi e fisici di diete illusorie prive di fondamento scientifico.


Non aspettare ancora!
Se hai dei dubbi e vuoi consigli specifici per te contattami senza impegno!


Sono Adriana Forapani, dietologa e specialista in Scienza dell’Alimentazione e malattie metaboliche.

Ho diversi anni di esperienza e una ferma convinzione: è possibile dimagrire con piacere!
La dieta, infatti, non deve essere necessariamente un sacrificio, qualcosa da affrontare con paura, tensione o negatività.
Individuare e seguire un regime alimentare adatto al proprio corpo e al proprio stato fisiologico significa correggere le abitudini e gli stili di vita scorretti, aprendo la porta al proprio benessere fisico e psicologico.
Mi potete trovare a Mantova e Ostiglia per iniziare e continuare un percorso specifico seguendo i vostri bisogni e le vostre esigenze.

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9 Gennaio 2018

Il buongiorno si vede dal mattino. Può apparire come un semplice proverbio, in realtà è un importante precetto da tenere a mente nelle nostre abitudini alimentari. Una buona colazione, infatti, ci può permettere sia di fare il pieno di energie per la giornata sia di tenerci al riparo da problemi cardiovascolari.

Una recente ricerca pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology ha dimostrato che chi salta la colazione ha un rischio maggiore di infarto e aterosclerosi.

Senza annoiarvi con tutti i particolari e i dati di quest’ultimo studio, è sufficiente che vi ricordiate il risultato che ha evidenziato in modo chiaro: fare una buona colazione al mattino permette di mantenere le arterie libere dai depositi di calcio e grassi alla base delle malattie cardiovascolari.

Una tazza di caffè non basta

So bene che molte persone al mattino si svegliano senza appetito e faticano a mangiare qualcosa prima di uscire per andare al lavoro o a scuola. C’è chi beve una tazza di caffè velocemente, chi un po’ di tè, chi addirittura si precipita fuori casa senza neppure essersi seduto a tavola.

Sono cattive abitudini che si possono cambiare?

La risposta è sì: in questi casi modificare la prima colazione è importante e ci consentirà di affrontare al meglio il resto della giornata. Già in passato ho scritto nel mio blog le regole d’oro per una buona colazione (ripassale qui). Abbinando alimenti solidi e liquidi il primo pasto della giornata può essere completo, invitante, digeribile ed equilibrato. Insomma, una vera iniezione di benessere da farsi appena scesi dal letto!

Quello che ora ritengo importante sottolineare è che iniziare con il piede giusto al mattino ci aiuterà anche durante il resto della giornata.

Se impariamo ad assumere il 15-20% delle calorie necessarie a colazione, infatti, più difficilmente cadremo vittime del classico languorino di metà mattina che ci porta ad avventarci sul bigné del bar davanti all’ufficio o a divorare un panino ricco di grassi fuori orario. Una buona colazione ha quindi anche il merito di predisporci a uno stile di vita più sano e rispondente al fabbisogno calorico della nostra giornata.

Dott.ssa Adriana Forapani


Non aspettare ancora!
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Sono Adriana Forapani, dietologa e specialista in Scienza dell’Alimentazione e malattie metaboliche.

Ho diversi anni di esperienza e una ferma convinzione: è possibile dimagrire con piacere!
La dieta, infatti, non deve essere necessariamente un sacrificio, qualcosa da affrontare con paura, tensione o negatività.
Individuare e seguire un regime alimentare adatto al proprio corpo e al proprio stato fisiologico significa correggere le abitudini e gli stili di vita scorretti, aprendo la porta al proprio benessere fisico e psicologico.
Mi potete trovare a Mantova e Ostiglia per iniziare e continuare un percorso specifico seguendo i vostri bisogni e le vostre esigenze.

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14 Dicembre 2017

Esiste una relazione tra l’orario di cena e l’obesità: conoscere e rispettare il proprio ritmo veglia-sonno aiuta a evitare i chili in eccesso. Ceniamo seguendo il nostro orologio biologico! Non è difficile e ci aiuterà a sentirci in forma.

Chi vive in Alto Adige o in Piemonte è solito cenare verso le sette di sera, mentre in Sicilia e in Sardegna è raro mettersi a tavola prima delle 21. Abitudini diverse, è vero, ma non sempre senza conseguenze. Un recente studio americano, infatti, ha evidenziato che l’ora in cui si cena incide sul nostro metabolismo e sulla tendenza a ingrassare.

In piedi coi galli e a letto con le galline? Non esageriamo! Non voglio stravolgervi la vita, ma solo suggerirvi alcune attenzioni che possono aiutarvi a prevenire il rischio obesità.

Metabolismo e ritmo circadiano

Dipende tutto dal nostro ritmo circadiano: sapete cos’è? E’ il meccanismo che regola i ritmi di vita di ogni uomo sulla base di fattori esterni, come l’alternarsi tra luce e buio, e fattori interni. Non tutti siamo uguali: chi ha un ritmo “normale” si sveglia alle 7 e si addormenta verso le 23/24). Ma ci sono anche i “gufi” che si addormentano più tardi e le “allodole” che si svegliano prima. Non sono cose di poco conto, pensate che quest’anno il Premio Nobel per la Medicina è andato agli scopritori del ritmo circadiano (qui trovate l’articolo).

Torniamo a noi. Lo studi americano ha dimostrato che non solo cenare tardi è dannoso per il nostro metabolismo, ma porta a un aumento di peso. Come è stato dimostrato? Dovete sapere che il ritmo circadiano influisce sulla produzione di melatonina da parte del nostro organismo: la quantità massima è generata di notte. I dati ricavati evidenziano che l’ora di cena rispetto all’insorgere della melatonina influisce sulla percentuale di massa grassa, naturalmente a parità di pasti consumati, attività fisica, ecc.

Come stabilire l’ora di cena perfetta?

Mettete via la sfera di cristallo, non vi servirà. E’ sufficiente ascoltare il proprio corpo. Infatti non esiste una giusta ora di cena per tutti, ma solo per ciascuno di noi. A favorire l’obesità è infatti la vicinanza tra ora di cena e picco del rilascio di individuale di melatonina, praticamente l’inizio del sonno o quando state ciondolando verso il letto con gli occhi semichiusi.

Se consideriamo che il 60% di noi ha un ritmo circadiano normale, il 30% è un gufo e il 10% un’allodola… alcune conclusioni generali potremmo già trarle. Ma sarà il nostro orologio biologico a dire sempre l’ultima parola… anche sull’ora corretta per mettersi a tavola!


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22 Novembre 2017

Estremamente versatili in cucina e disponibili quasi ovunque nel mondo, le carote sono consumate da secoli. Gli storici ritengono che le carote siano state coltivate addirittura dagli antichi Greci e Romani; la cosa fa un po’ effetto se pensiamo che oggi per noi tutti siano diventate un alimento così basilare per la nostra alimentazione e che spesso diamo per scontato. Ma se sono state introdotte così tanti anni fa, ci sarà una ragione, no? Andiamo insieme a scoprire quali sono le proprietà di questo ortaggio.

Quali sono le caratteristiche delle carote?

Per cominciare, le carote appartengono alla famiglia delle Apiaceae, diffusa in tutto il globo, ma presente spontaneamente in Europa, in Asia e nell’Africa del Nord. Generalmente ci riferiamo alla carota come solo alla parte edibile, ovvero la radice, senza tenere in considerazione il fusto, le foglie e l’infiorescenza. Tuttavia la caratteristica che maggiormente spicca di quest’ortaggio è il suo colore più comune, l’arancione, nonostante in natura siano presenti differenti colorazioni, quali il nero, il giallo o il bianco. In cucina, come anticipato, la carota è utilizzabile in qualsiasi tipo di preparazione: a partire dalle zuppe, per poi passare alle insalate e finire agli antipasti, serviti in sfiziosi bastoncini crudi finger food. Le carote possono essere affettate, grattugiate, tagliate alla julienne, ridotte in purea, oppure fritte. Come se non bastasse vantano un lista incredibilmente lunga di benefici per la salute. Vediamoli insieme.

I benefici delle carote per la salute

Non è un caso che carotene assomigli così tanto a carota. ll termine fu infatti coniato all’inizio del XIX secolo da uno scienziato tedesco, dopo aver condotto degli esperimenti sulla carota. Il beta-carotene è infatti uno delle centinaia di carotenoidi, presenti in abbondanza in frutta e verdura. Quando i nostri bimbi ci domandano se le carote siano veramente così buone per la vista, come insegna la tradizione popolare, non possiamo che rispondere affermativamente, vista l’elevata presenza di vitamina A, nutriente essenziale al primo dei nostri sensi. Tale vitamina non è prodotta naturalmente dal nostro corpo e deve essere quindi introdotta nell’organismo attraverso la dieta. Dunque la carota si rivela un’ottima alleata per svolgere questo compito. Inoltre recenti studi hanno dimostrato che il calcio, il fosforo e il magnesio presenti nelle carote aiutano a costruire ossa robuste e sviluppare un sano sistema nervoso. In particolare, uno studio della Facoltà di medicina e scienze della salute, dell’Università di East Anglia – Regno Unito, ha dimostrato che l’assunzione di carotenoidi alimentari è rilevante per la salute delle ossa negli uomini e nelle donne. Le associazioni con lo stato di densità ossea e il rischio di frattura esistono per l’assunzione di carotenoidi specifici e le loro concentrazioni plasmatiche. Per questo il mio consiglio è quello di tenere in considerazione queste informazioni e ricordarci di quanto sia importante per il nostro organismo il consumo di carote (meglio se crude).

Che aspettate dunque? Iniziate a sbizzarrirvi in cucina!


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6 Ottobre 2017

Siete appassionati di quiz? Io sì, anche quando le risposte non sono un gioco perché riguardano la nostra salute e il nostro benessere. Ci sono tante convinzioni errate riguardanti le scelte da fare e le diete da seguire per dimagrire, ma molte volte in rete si leggono vere e proprie bufale. Per perdere peso in modo corretto e rispettoso del nostro organismo è bene non improvvisarsi maghi delle diete, ma seguire un percorso studiato su di noi con obiettivi reali, possibili da raggiungere e mantenere nel tempo. Per sgomberare il campo da falsi miti, vediamo insieme quali sono le falsità più diffuse sulle diete dimagranti.

E’ sufficiente mangiare pochissimo per dimagrire? Falso

Una dieta equilibrata, capace di regalarci benefici duraturi, deve essere regolare. Alcune decisioni fai-da-te possono infatti allontanarci dal nostro obiettivo. Se saltiamo pasti, mangiamo velocemente, facciamo spunti fuori orario o eliminiamo la prima colazione in realtà poniamo un freno al nostro dimagrimento andando a causare difficoltà digestive o irregolarità intestinali. Anche alcune buone abitudini, come mangiare frutta e verdura, se portate all’eccesso sono controproducenti.

Basta fare un po’ di sport per restare in forma? Falso

Un’attività fisica regolare contribuisce in modo importante a un buono stile di vita. Cibo e sport però devono andare insieme, uno non può sostituire l’altro. Per fare sport occorre avere la giusta energia. Lo sport inoltre contribuisce ad aumentare la massa magra, oltre che a bruciare i grassi: ciò significa avere un migliore metabolismo e poter mangiare un po’ di più senza ingrassare.

Eliminare i grassi è la regola d’oro per dimagrire? Falso

I grassi non vanno eliminati, ma adeguati a quello che è il fabbisogno di ciascun individuo. La regola d’oro è questa: un grammo di proteine per kg di peso corporeo, 25-30% di grassi, 50-60% di carboidrati. Questo è il modo migliore per perdere peso e mantenere i risultati raggiunti. Se andiamo unicamente a ridurre o eliminare i grassi, in realtà, ci creiamo da soli alcuni problemi, come l’incapacità di assorbire le vitamine liposolubili, A, D, E e K, un vero toccasana per ossa, occhi, pelle e coagulazione.

Aiuta fare una dieta drastica per perdere peso? Falso

Dopo un primo dimagrimento, il nostro corpo si ribella a diete drastiche ed eccessive. Il nostro organismo impara a difendersi riducendo il metabolismo creando una situazione nel lungo tempo pericolosa.



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